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Ho passato molto tempo per scegliere un nome che mi identificasse veramente.
Scegliersi un nome è una possibilità trovo davvero stimolante:il proprio nome di battesimo
non lo si è scelto, l'hanno scelto i nostri genitori per noi.
Avere la possibilità di sceglierselo coscientemente ha rappresentato, per me,
una ricerca davvero affascinante.Anzitutto, per facilitare le ricerche in rete, avrebbe dovuto essere il più univoco possibile.
Avrebbe poi dovuto evocare qualcosa di significativo nella mia vita, e soprattutto non doveva essere qualcosa
della quale avrei potuto vergognarmi e non avrei potuto usare in ambiti ufficiali.
Alla fine sono partito da 2 archetipi di personaggi: il primo è Archimede, età dell'antica Grecia, uno dei
precursori del metodo scientifico; il secondo invece proviene dal medioevo (altra età molto interessante per me), in Francia(un paese che adoro)
tirando in ballo i Druidi, detenitori di un sapere antico e persino magico, carico di tradizioni celtiche.
La creazione di un nome a cavallo tra Grecia antica e Francia medioevale, suonava poi come un personaggio dei fumetti, anche in questo caso
a metà tra il pitagorico della Disney e il druido presente nella saga di Asterix.Anche questo mi piaceva molto,
dare un tocco ludico a qualcosa di altrimenti troppo serioso, la "X" finale aveva anche un significato
tecnologico: i miei amati sistemi posix (da unix a Linux) finivano storicamente con quella lettera...
l'avevo trovato: nacque Archimedix!.